La Storia del Lago di Bilancino
Dagli anni 50 ad oggi.
Dagli anni 50 ad oggi
Già sul finire degli anni cinquanta si fece strada l’ipotesi di creare uno sbarramento sul fiume Sieve, in località Bilancino, onde limitare i rischi di alluvione nella piana dell’Arno e sopperire al bisogno idrico di Firenze e Prato.
Se l’idea di un serbatoio d’acqua in grado di “dissetare” Firenze risale alla seconda metà dell’Ottocento, è solo nel 1953 e poi nel 1958 che il Comune di Firenze valuta alcune ipotesi progettuali per individuare possibili riserve idriche a monte della città. In questi anni appunto uno studio di ingegneria di Milano (Franco Cambi – Renato Sacchi) elaborò un progetto di massima per uno sbarramento sul fiume Sieve proprio in località Bilancino, piccolo borgo abitato nel comune di Barberino di Mugello. Lo scopo del progetto era, nell’immediato, l’imbrigliatura delle acque del fiume e, in prospettiva, l’utilizzo delle stesse per uso potabile e per la produzione di energia elettrica. Tale progetto fu poi sottoposto all’esame degli Enti locali nel 1968. Fu solo nel 1978 tuttavia che si costituì il “Consorzio per le risorse idriche. Schema 23 Firenze”, formato da 10 comuni della piana fiorentina. Gli studi di progetto vennero affidati agli ingegneri Giuseppe Baldovin, Arrigo Forasassi, Giorgio Hautmann e ad Alessandro Martelli (ingegnere capo del Consorzio Schema 23); gli elaborati furono presentati nel 1982 e nel 1984 venne stipulata una convenzione tra la Regione Toscana, il comune di Barberino, la Comunità Montana e la Provincia di Firenze che prevedeva la trasformazione dell’invaso in un vero e proprio lago, con la conseguente creazione di aree attrezzate e di recupero lungo le sponde: in particolare vennero previste 5 aree comprensive di un centro permanente di ricerca e controllo per problemi ambientali, un’area faunistico-venatoria e un polo di sport acquatici. I lavori di sbancamento e risistemazione furono avviati nello stesso 1984, ma se le opere relative alla diga procedevano speditamente, più complesso fu l’iter della torre di presa e della casa di guardia, per la quale i tre progettisti incaricati avevano presentato un progetto “in stile” rifiutato dalla committenza. A tal fine nel 1987 venne incaricato l’architetto Angelo Villa di redigere un nuovo progetto, presentato l’anno successivo e immediatamente approvato; i lavori per queste due fabbriche furono avviati nel luglio 1991 e conclusi ufficialmente il 21 febbraio 1996, giorno di inaugurazione della diga. Nel Gennaio 2001 per la prima volta l’invaso raggiunse la sua massima capienza di acqua e sempre nello stesso anno viene emesso il certificato di collaudo per l’esercizio definitivo. Nel 2002 furono inaugurate le due caratteristiche passerelle in legno come segnale di fine lavori e inaugurazione del Lago al pubblico. Dal 2002 al 2009 la Bilancino Spa, società costituita per volontà del Comune di Barberino di Mugello, organizza varie manifestazioni sul lago con il supporto di associazionismo locale e sponsor privati. Tra le iniziative più importanti la Fiera del Lago, i concerti di Gianna Nannini e Tiziano Ferro, gli spettacoli pirotecnici di ferragosto, gare sportive nazionali.
Nel 2003 vengono inaugurate le prime aree pubbliche attrezzate per la balneazione, nel 2004 l’Oasi wwf di Gabbianello e nel 2006 la Centrale Idroelettrica. Dal 2019 è stato firmato l’accordo che dà un futuro chiaro per il Lago di Bilancino, la sua gestione e la sua valorizzazione. E’ stato infatti sottoscritto da Regione Toscana, Comune di Barberino di Mugello, AIT e Publiacqua, l’atto che permette alla Regione di avere la proprietà delle sponde che fino a quel momento appartenevano ai 14 Comuni che all’epoca formavano il consorzio che eseguì l’opera. Al Comune di Barberino va la competenza della valorizzazione turistico-ambientale, al gestore del servizio idrico, cioè Publiacqua, la gestione della risorsa idrica. Un passaggio che viene definito “epocale” perché riunifica sotto la stessa governance regionale un patrimonio che d’ora in poi sarà molto presidiato grazie a monitoraggi continui, e si potrà avvalere di un piano di valorizzazione.
“Un’occasione di sviluppo e un’opportunità da cogliere per Barberino e tutto il Mugello”
Fonte: “Il lago di Bilancino” Gian Piero Luchi 2017 Edizioni Polistampa